Il vetro e le sue proprietà

 

Il materiale

Il vetro è un materiale solido detto “amorfo”, cioè una sorta di liquido che a temperatura ambiente si comporta come un solido ma non possiede, a livello microscopico, un reticolo cristallino ordinato proprio dello stato solido, ma piuttosto una struttura disordinata e rigida.

Nel linguaggio comune il termine vetro viene utilizzato, in senso più stretto, riferendosi solamente ai vetri costituiti prevalentemente da ossido di silicio (vetri silicei), impiegati nella realizzazione di contenitori (bottiglie, vasi e bicchieri), come materiale da costruzione (vetrate e finestre), o nella manifattura di elementi decorativi (oggettistica e lampadari).

La maggior parte degli utilizzi del vetro derivano dalla sua trasparenza, dalla sua inalterabilità chimica e dalla sua versatilità: infatti, grazie all’aggiunta di determinati elementi, è possibile creare vetri con differenti colorazioni e proprietà chimico-fisiche caratteristiche per diverse applicazioni.

Riciclabilità senza limiti

Ha già 5000 anni di storia, ma quanto a longevità il vetro non ha rivali: recuperato grazie al contributo quotidiano di milioni di cittadini che si impegnano nella raccolta differenziata, rinasce con forme e destinazioni d’uso identiche a quelle delle vite precedenti. Senza alcuna perdita di materia o scadimento qualitativo, il vetro può essere riciclato all’infinito.

Il vetro può, dunque, essere considerato a tutti gli effetti un “materiale permanente”, in grado di realizzare, alla perfezione, il concetto di economia circolare.

Ogni anno vengono prodotti in Italia circa 10 miliardi di contenitori in vetro riciclato, con proprietà e caratteristiche identiche a quelli realizzati con materie prime.

Vetro come risorsa per il consumatore e per l’ambiente

Gli imballaggi in vetro hanno importanti vantaggi per il consumatore: una comprovata capacità di conservare perfettamente i cibi, lasciando inalterati i loro odori e sapori; una ineguagliabile trasparenza, che consente di controllarne il contenuto; una totale riciclabilità a fine vita che ne massimizza la sostenibilità economica ed ambientale.

Il vetro si presta ad avere forme singolari ed accattivanti rese possibili dallo sviluppo tecnologico più recente, si pensi a quanto belli sono i flaconi dei profumi, ma anche le bottiglie e i vasetti a noi più familiari, di uso quotidiano, possono essere prodotti ad altissimo valore tecnologico aggiunto: i moderni contenitori in vetro per birra, o per baby-food, che sono sempre più leggeri e resistenti grazie ad una continua azione di R&D (ricerca e sviluppo) condotta dall’industria vetraria insieme all’istituto di ricerca specializzato SSV (Stazione Sperimentale del Vetro)

Il vetro non solo ha un basso impatto sull’ambiente ma, se riciclato, permette di contenere le emissioni di gas serra (CO2), di risparmiare energia e di ridurre al minimo il ricorso alle materie prime vergini, di natura estrattiva (minerali da cava, come sabbia o carbonati) e chimica (soda).