Il vetro .

La storia del vetro

Partiresti per un viaggio di 4.000 anni?
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La prima tappa di questo viaggio è il Mediterraneo dell’epoca romana, un periodo in cui la
produzione del vetro si suddivide in due fasi: la produzione primaria, ovvero la produzione in grandi
quantità di vetro grezzo, e quella secondaria, cioè la modellazione di oggetti pronti
per il commercio a partire da vetro grezzo e materiali di riciclo.

La prima tappa di questo viaggio è il Mediterraneo dell’epoca romana, un periodo in cui la produzione del vetro si suddivide in due fasi: la produzione primaria, ovvero la produzione in grandi quantità di vetro grezzo, e quella secondaria, cioè la modellazione di oggetti pronti per il commercio a partire da vetro grezzo e materiali di riciclo.

La produzione
primaria e il commercio

La produzione del vetro grezzo in epoca romana dipende strettamente dalla disponibilità delle materie prime, sabbia silicea e natron, presenti soprattutto in Nord Africa e sul litorale israelo-palestinese. Questo sviluppa un forte commercio verso il Nord del Mediterraneo, che durerà fino al Rinascimento coinvolgendo anche l’Italia. Qui l’unico luogo dove si rileva la presenza di produzione di vetro grezzo invece è Pozzuoli, citato da Plinio il Vecchio.

Il riciclo nella
produzione delle vetrerie

Fino all’epoca moderna la seconda fase della produzione vetraria avviene nelle officine cosiddette secondarie, che modellano grandi quantità di oggetti a partire da vetro grezzo e materiali di riciclo. In questo periodo si capisce l’utilità di questi ultimi, che permettono di abbassare il punto di fusione della miscela vetrificabile per i forni a legna, aiutandoli a raggiungere una temperatura più bassa e a mantenerla per tutta la lavorazione. Questo almeno fino all’Italia del XVII sec, quando si sviluppa il metodo del riverbero che ne semplifica il processo.

La seconda tappa di questo viaggio è invece il Mediterraneo del tardo impero romano e dell’Alto Medioevo, un momento in cui si rilevano moltissime officine nelle zone di produzione primaria in Italia. Grazie alle analisi archeometriche, si è capito che in epoca classica i massicci commerci con l’Egitto continuano fino ad arrivare al VIII sec. a.C., per poi essere ripresi nel IX sec. d.C. Parallelamente, continua anche il commercio del vetro proveniente dalla Palestina, presente in Italia almeno fino al VIII sec. d.C.

Uno sguardo agli oggetti

Questo viaggio lungo 4000 anni si conclude con un’ultima riflessione, quella sugli oggetti. La grande tradizione manifatturiera romana non ha mai subito battute d’arresto, continuando a innovarsi e a sviluppare le sue tecniche per soddisfare sempre nuovi bisogni. Un esempio in questo senso è il caso delle lucerne in vetro che, dopo essere entrate in uso nel III sec. d.C., rimangono in voga sotto forme sempre nuove per tutto il Medioevo e oltre.

Neppure la caduta dell’Impero crea una crisi in quest’industria che, al contrario, continua la tradizione tardo-antica adattandosi al gusto dei conquistatori germanici. A questo proposito è interessante ricordare i capolavori di VI-VII sec. d.c. conservati presso il Museo Archeologico di Cividale del Friuli, dei preziosi elementi di corredo funebre longobardi.

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