Come fare la raccolta

 

Per un riciclo di qualità, è necessario che nei contenitori dedicati alla raccolta differenziata del vetro (campane, bidoni carrellati, mastelli) siano conferiti SOLO BOTTIGLIE E VASETTI in vetro.

Questi imballaggi sono realizzati in un tipo di vetro detto “sodico-calcico”, per via dei propri principali elementi costitutivi. Questa tipologia di vetro, la più comune e diffusa, è molto diversa per composizione chimica e caratteristiche tecniche dal “cristallo”, più brillante e sonoro per via del suo alto contenuto di piombo, ma anche dal vetro borosilicato resistente agli sbalzi termici,  perciò adatto alla cottura nei forni da cucina.

 

Togliere sempre bottiglie e vasetti dal sacchetto

E’ importante togliere bottiglie e vasetti in vetro da eventuali sacchetti di plastica utilizzati per trasportarli, prima di inserire gli imballaggi in vetro nella campana o nel bidone condominiale della raccolta differenziata ad essi dedicata. Contribuiremo così a migliorare efficienza ed efficacia delle operazioni di selezione e trattamento, che rendono il vetro una MPS (materia prima seconda) riciclabile in vetreria e…miglioreremo anche la gestione a fine vita della plastica!
Ricordiamoci sempre che il sacchetto di plastica va conferito nella raccolta differenziata della plastica!

 

Perché certi materiali non vanno insieme al vetro da imballaggio

Fra i “falsi amici del vetro”, definizione che accumuna tutti i materiali che sembrano vetro da imballaggio e non lo sono, i più insidiosi sono: ceramica, cristallo e vetro borosilicato. Ciascuno di essi per ragioni specifiche

  • CERAMICA: ha una temperatura di fusione più elevata rispetto a quella del vetro da imballaggio. Pertanto, quando nel forno il vetro è ormai liquido e si avvia a diventare una “goccia” incandescente dalla quale prenderà forma il nuovo imballaggio, la ceramica rimane nella massa di vetro nella forma di un sassetto solido, creando così un difetto al contenitore che ha un’alta probabilità di rompersi;

  • CRISTALLOè un vetro ad alto contenuto di Piombo, un metallo pesante considerato pericoloso se disperso nell’ambiente. Sebbene la Stazione Sperimentale del Vetro e la comunità scientifica abbiano accertato che non esiste alcun problema di cessione, tra contenitore e contenuto, dato l’alto potere “segregante” del vetro che lo rende un agente inertizzante per eccellenza, la legislazione dell’Unione Europea impone: da una lato, un limite di 200 parti per milione alla presenza di piombo negli imballaggi destinati a bevande e alimenti, nell’ambito di una politica di contenimento dei metalli pesanti potenzialmente disperdibili nell’ambiente; dall’altro, una disciplina specifica per l’avvio a riciclo del rottame di vetro in vetreria (Regolamento UE noto anche come “End of Waste”) prescrive che, affinché il rifiuto di imballaggio in vetro possa trasformarsi in una MPS idonea alla rifusione in vetreria, va evitata ogni commistione con il cristallo ed altri flussi di rifiuti (es. sanitari) non idonei. Dato l’elevato contenuto di piombo, anche pochi frammenti di cristallo possono compromettere grandi quantità di rottame riciclabile, pertanto la presenza di oggetti di cristallo nella raccolta differenziata del vetro da imballaggio va assolutamente evitata.

  • Vetro borosilicato: come la ceramica, anche il vetro borosilicato ha una più alta temperatura di fusione rispetto al vetro da imballaggio; perciò un eventuale frammento di questo materiale imprigionato nella massa fusa comprometterà la resistenza meccanica del futuro imballaggio da essa formato, in maniera ancora più subdola della ceramica, in quanto essendo trasparente è più difficile distinguerlo e separarlo.

Altri “falsi amici” del vetro da imballaggio sono: lampade e lampadine, tubi al neon, specchi, monitor di TV e PC, lastre retinate e inerti vari, tutti materiali che alle volte possono sembrare simili al vetro da imballaggio o ad esso assimilabili ma che, in realtà, sono materiali contaminanti molto dannosi

Pur esistendo tecnologie sempre più sofisticate per il recupero dei rifiuti, il limite dimensionale della efficace selezione del materiale trattato e quello, per quanto elevato, dettato dall’efficienza delle macchine di selezione che non possono garantire una qualità dell’MPS idonea al riciclo se il rifiuto, all’origine, non è stato differenziato in modo quantomeno accettabile. In ogni caso, tutte le volte che le macchine di selezione ottica espellono, con un soffio d’aria compressa, un frammento inquinante eliminano contemporaneamente anche tutti i frammenti di vetro perfettamente riciclabili al suo contorno, riducendo il risultato dello sforzo fatto per la raccolta differenziata, prima, ed il recupero e riciclo, poi.