- Secondo i dati CoReVe nel 2016 su un totale di 1.864.426 tonnellate di vetro provenienti dalla raccolta differenziata, sono finite in discarica e rimaste quindi inutilizzate 176.873 tonnellate;
- Recenti ricerche dimostrano, in via sperimentale, che è possibile massimizzare il riciclo del vetro favorendo l’impiego degli scarti nel vetro cavo meccanico (produzione contenitori) e in altri settori industriali alternativi.
Milano, 8 marzo 2018 – L’industria del vetro sempre più vicina al concetto di economia circolare perfetta. È questo l’obiettivo con cui CoReVe – Consorzio Recupero Vetro ha affidato alla Stazione Sperimentale del Vetro una serie di ricerche per ridurre ulteriormente la quota di vetro che, benché raccolto, non può essere destinata al riciclo.
SABBIA DI VETRO: UNA SOLUZIONE “BRILLANTE”
Attualmente, una quota significativa pari al 9,5% del vetro proveniente dalla raccolta differenziata finisce in discarica anziché in vetreria. Questo perché, durante la fase di trattamento, nonostante l’impiego di apparecchiature molto sofisticate, si perde una quota significativa del vetro o perché di dimensioni troppo ridotte (pezzatura inferiore ai 10mm) o perché troppo compromesso dalla presenza di inquinanti.
Negli ultimi anni, però, si è riusciti a recuperare quasi la metà di questi scarti di materiale grazie a un trattamento secondario che ha portato alla produzione della cosiddetta “sabbia di vetro”.
Ora, proprio con l’obiettivo di riciclare quanto più vetro possibile e ridurre al minimo la quota di materiale destinato allo smaltimento in discarica, dal 2014 CoReVe ha commissionato alla Stazione Sperimentale del Vetro (SSV) una serie di ricerche per incrementare l’impiego della sabbia di vetro nella produzione di nuovi imballaggi e per individuare nuove forme di recupero ed utilizzo degli scarti in altri settori industriali. Queste ricerche hanno dimostrato da un punto di vista teorico e sperimentale che la massimizzazione dell’utilizzo della “sabbia di vetro” nell’industria vetraria e in altri settori industriali (edilizia) è possibile.. Perché questa possibilità si concretizzi definitivamente, a breve sarà avviata un’importante prova industriale per validare sul campo i risultati forniti dalla ricerca.
CoReVe e la filiera
“Il CoReVe ha nella sua mission – ha dichiarato il Presidente Ing. Franco Grisan, – oltre allo sviluppo della raccolta differenziata del vetro, anche le attività di prevenzione: è proprio in questa ottica che si inquadrano le ricerche commissionate alla SSV. È nostro compito collaborare con l’industria del vetro per individuare soluzioni e innovazioni che consentano al Paese di raggiungere gli obiettivi posti dall’Unione Europea di riciclare entro il 2030 il 75% del vetro immesso al consumo”.
Antonio Lui, Presidente della Stazione Sperimentale del Vetro, ha dichiarato – “L’iniziativa di CoReVe è estremamente importante per quanto riguarda lo sviluppo di queste ricerche, ma ancora di più, per avere dato vita a un tavolo di confronto tra tutti i protagonisti della filiera del vetro. È solo “facendo sistema” che obiettivi sfidanti come quelli fissati dall’Unione Europea possono essere raggiunti”.