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- Di norma, si tende a parlare di vetro al singolare, ma, in realtà, sarebbe più giusto usare il plurale: esistono, infatti, numerosi tipi di vetro, ognuno con le proprie caratteristiche.
- Il vetro è un materiale molto versatile, che trova tante applicazioni in ambito industriale. Le diverse lavorazioni comportano, però, l’uso di metalli e altri materiali che rendono molti tipi di vetri non riciclabili.
- Vanno riciclati solo gli imballaggi in vetro. La loro composizione omogenea permette di fonderli assieme per ottenere nuovi imballaggi riciclati con le medesime caratteristiche di inerzia chimica, trasparenza e sicurezza per la salute.
Sei di vetro
Il vetro? È musica per le nostre orecchie. Non solo perché, come CoReVe, di vetro ci occupiamo. Questo materiale è un ottimo esempio di economia circolare e fa la differenza nella raccolta differenziata. La singolarità del vetro, intesa come eccezionalità, è in realtà una pluralità: sarebbe, infatti, più corretto parlare di tipi di vetro.
Tornando alla musica, in molte canzoni ritroviamo alcune macro caratteristiche del vetro. La più gettonata? La fragilità. «La tua bellezza è di vetro» cantano, per esempio, i Coma Cose nel brano Sei di vetro. Questo è un tema ricorrente nell’arte anche se, come vedremo più avanti, esistono pure dei vetri super resistenti, alcuni addirittura infrangibili. «Imparo dall’impatto con la verità che è trasparente come il vetro» canta, invece, Coez in Ali sporche. La trasparenza è, in effetti, un altro elemento notoriamente legato a questo materiale anche se, in realtà, può essere opaco, smerigliato o colorato.
Caratteristiche del vetro
La breve playlist citata ci ha aiutato a introdurre due delle caratteristiche fondamentali del vetro: fragilità e trasparenza. Esistono, però, altre peculiarità, più difficili da tradurre in musica. Non riusciamo a immaginarci una canzone che celebri l’inerzia chimica e biologica del vetro, oppure la sua impermeabilità ai liquidi e ai gas. Nel caso, puoi segnalarcela volentieri. Eppure, sono proprio queste caratteristiche a rendere il vetro un materiale ottimo per gli imballaggi. A ciò dobbiamo aggiungere che può essere riciclato all’infinito, quindi è un materiale altamente sostenibile.
Va precisato che quelle elencate sono le caratteristiche tipiche del vetro comune. Quello che si ottiene con la fusione a temperature elevatissime di una miscela di silicio, carbonato di sodio e carbonato di calcio. Questo anche per rispondere alla domanda “Come si fa il vetro?”. Con l’aggiunta di metalli e di altri materiali, si ottengono tipologie di vetro molto diverse, come scopriremo nei prossimi paragrafi.
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I diversi tipi di vetro
Il mondo del vetro è molto più vasto e complesso di quanto si possa immaginare. Come spoilerato, quando si parla di questo materiale, sarebbe più corretto usare il plurale, tante sono le varietà di vetro esistenti. Dal vetro cavo delle bottiglie a quello scintillante del cristallo, dalla fragilità degli specchi alla robustezza del vetro temperato.
Ogni tipologia di vetro ha le sue peculiarità, come densità e spessore. Per ottenere una varietà così ampia, sono necessari dei processi industriali che implicano l’uso di metalli e di altri materiali. Ciò conferisce caratteristiche particolari e vincenti a questi vetri, rendendoli adatti a una molteplicità di utilizzi. Al contempo, rende queste specifiche tipologie di vetri non riciclabili. Per questo, bisogna fare la massima attenzione, quando si fa la raccolta differenziata, per evitare di commettere errori che rischiano di compromettere l’efficacia del ciclo del riciclo.
LEGGI ANCHE: Guida pratica al vetro da riciclare: come fare (e perché farlo)
Il vetro cavo da imballaggi
Per rendere più efficiente ed economico il processo di selezione e di trattamento del vetro, vanno riciclati solo gli imballaggi in vetro ovvero bottiglie e vasetti vuoti. Questi oggetti sono molto diffusi perché il vetro cavo con cui vengono realizzati ha proprietà di inerzia chimica, trasparenza e sicurezza che lo rendono adatto a contenere liquidi di ogni genere, anche per uso alimentare. Sapevi che:
• il vetro cavo si ottiene con un processo di soffiatura del materiale fuso.
• Può essere realizzato in diversi colori: trasparente, marrone, verde e, più raramente, blu.
Tipologie di vetri domestici
Le nostre case sono piene di oggetti in vetro che non possono essere riciclati anche se ad uno sguardo superficiale sembra il contrario. Sono chiamati falsi amici proprio perché inducono facilmente all’errore. Ecco una short list da tenere a mente per un corretto riciclo.
• Vetro cristallo. Nella sua composizione chimica c’è l’ossido di piombo, che gli conferisce una maggiore lucentezza e un suono particolare al tocco. La presenza di questo metallo, anche in piccole quantità, può compromettere la raccolta del vetro riciclabile.
• Il vetro borosilicato, usato per le pirofile da forno in virtù della sua solidità e resistenza al calore, contiene il boro. Per questo motivo, e per il fatto che fonde ad una temperatura molto più elevata, non può essere riciclato.
• Eureka! Tutte le lampadine non vanno riciclate, anche se il bulbo è in vetro. Contengono, infatti, metalli e altre sostanze incompatibili con la composizione del vetro cavo e vanno riciclate nei RAEE.
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Altri tipi di vetri non riciclabili
L’elenco delle tipologie di vetro non riciclabili è molto ampio. Esistono, del resto, molti vetri con forme, scopi e composizioni diverse. Questi oggetti, anche se in frantumi, devono essere gettati separatamente dal vetro perché, altrimenti, rischiano di minare il processo di recupero e di trasformazione della materia prima seconda. Scopriamo i tipi di vetro che non vanno buttati nella campana del vetro.
• Vetro float
Il vetro float (o vetro flottante) si trova un po’ ovunque, dalle finestre alle vetrine dei mobili. Viene creato seguendo un metodo inventato negli anni ’50, che prevede di versare la pasta di vetro ancora incandescente su un bagno di stagno all’interno di un forno speciale. Questo permette di ottenere una superficie liscia e senza imperfezioni. Il risultato è un tipo di vetro versatile che può subire diverse lavorazioni successive.
• Vetro temperato
Quando cerchi un vetro resistente e sicuro, la scelta non può che ricadere su quello temperato. Le sue caratteristiche derivano dalla sua particolare modalità di produzione. Viene, infatti, sottoposto a un trattamento termico particolare, che lo rende fino a cinque volte più resistente del vetro float. È un vetro di sicurezza perché, in caso di rottura, si frantuma in piccoli pezzi arrotondati, limitando il rischio di ferite. Per questo motivo, viene usato per box doccia, piani cottura e porte scorrevoli.
• Vetro stratificato
Il vetro stratificato è un po’ come un sandwich: due o più lastre di vetro incollate tra loro con una pellicola di materiali plastici come PVB (polivinilbutirrale), EVA (etilene vinil acetato) o TPU (poliuretano termoplastico). All’interno di questi tipi di vetri possono essere inseriti anche dei LED. In caso di rottura, i frammenti aderiscono alla pellicola, impedendo che si disperdano. Li trovi nei parabrezza delle auto e nelle vetrate antisfondamento.
Dagli specchi ai vetri speciali: altri tipi di vetro che non si riciclano
Proseguendo nel nostro viaggio, troviamo altri tipi di vetro che non si riciclano.
• Specchi
Gli specchi sono formati da un vetro riflettente a cui viene fissato, con procedimenti chimici, un sottile strato di argento o di alluminio. La presenza di questi materiali li rende inadatti al riciclo.
• Lenti ottiche
Sì, insomma: occhiali, microscopi, cannocchiali, ma anche obiettivi delle macchine fotografiche. Si tratta di lenti che hanno caratteristiche fisiche diverse in base alla rifrazione che devono garantire. Tra loro c’è un particolare tipo di vetro, chiamato fotocromatico, che diventa più scuro, quando è esposto alla luce intensa del sole, per poi tornare alla normalità, quando questa esposizione finisce.
• Vetro rivestito
Il vetro rivestito, o vetro con coating, viene usato in edilizia e si ottiene mediante il deposito di ossidi metallici sulla sua superficie. Questa lavorazione del vetro serve a limitare l’irraggiamento solare all’interno di un edificio, in modo da incrementare l’isolamento termico.
Vetro: un plurale… singolare
Abbiamo, quindi, imparato che esistono molteplici tipi di vetro e che il plurale è d’obbligo, quando si parla di questo materiale. Tuttavia, il singolare torna in auge quando si parla di riciclo del vetro. Infatti, si devono riciclare solo gli imballaggi in vetro. La loro composizione omogenea permette di fonderli assieme per ottenere nuovi imballaggi riciclati con le medesime caratteristiche di inerzia chimica, trasparenza e sicurezza per la salute.
Gli altri tipi di vetro contengono, di contro, materiali e sostanze che contaminerebbero questa omogeneità, rendendo, quindi, il processo di riciclo meno efficiente. Per questo, è fondamentale fare una raccolta differenziata corretta. Il ciclo del riciclo inizia quando fai la differenza (e puoi farla) con la differenziata: un semplice gesto che può portare a grandi risultati.